Ken Yu Shin Kan Dojo

Il nome del nostro Dojo è Ken Yu Shin Kan, pochi forse sanno esattamente non tanto il significato dei kanji che lo compongono quanto il concetto che vogliono trasmettere:

 
Il nome è tratto da un concetto più ampio derivato da una frase shintoista:
 
ken yu shin sangai aiki no michi
il visibile, l'invisibile e lo spirituale sono i tre mondi della via dell'Aiki
 
ken - visibile/riconoscibile
yu - nascosto/celato
shin - spirituale
kan - casa/scuola
san - tre
gai - mondi
ai - amore
ki  - gioia
no - particella congiuntiva
michi - via/cammino
 
 
In questo caso i significati Ai: amore e Ki: gioia si sostituiscono ai forse più noti Ai: unione, armonia e Ki: energia
 
Ken Yu Shin Kan si potrebbe quindi definire come la casa/Scuola di ciò che è visibile/riconoscibile, di ciò che è nascosto/celato e di ciò che è spirituale.
 





Una tecnica marziale deve infatti essere composta da una parte assolutamente distinguibile e riconoscibile (forma, struttura, aspetto, meccanica e biomeccanica), una parte che sta dietro a questa e quindi non individuabile e distinguibile (fattori energetici, respiratori, strategici, tattici) inoltre, per potersi definire tale, la tecnica marziale deve condurre naturalmente il praticante a trascendere da se stessa per indirizzarlo a più alti sviluppi umani, ecco quindi l'aspetto spirituale che trova il suo collegamento in uno dei principi cardine della cultura giapponese, e che si può condensare nella frase "il cuore ricerca la forma esteriore corretta, e la forma esteriore corretta corregge il cuore"; secondo questo concetto il raffinamento continuo delle azioni di chi esegue la pratica di una Via comporta per analogia il raffinamento dello spirito attraverso l'estetizzazione degli atti concreti, creando un collegamento diretto tra esteriorità ed interiorità in un reciproco autocondizionamento. Da una parte un comportamento corretto conduce ad un perfezionamento interiore, e dall'altra, un atteggiamento interiore corretto ed elevato si concretizza esteriormente in una condotta di pari livello. Esterno ed interno non sono quindi due mondi separati : la pratica della Via conduce al raffinamento mente/corpo.